Per una pagaiata solitaria in sicurezza è di estrema importanza avere con sè un paddle float e saperlo usare per risalire sul kayak da soli. Il paddle float può anche essere del tipo fisso costituito da un cuscinetto di schiuma a cellula chiusa, ma normalmente è di tipo gonfiabile. In una situazione di emergenza si potrebbe probabilmente improvvisare un paddle float usando il giubbetto salvagente, anche se in generale non è mai opportuno sfilarsi il salvagente, sopratutto quando ci si ritrova in acqua.
Notare che in condizioni meteorologiche avverse, la risalita in kayak è un compito gravoso anche per chi conosce bene le malizie della manovra. E chi non ha mai fatto pratica in precedenza, molto probabilmente rischia di fallire la manovra anche in condizioni di bel tempo. Ci sono alcune varianti della manovra di risalita col paddle float, ma noi vedremo quella che funziona meglio con tutti i tipi di kayak.
In presenza di vento portarsi dal lato sopravento del kayak in modo da non rischiare di ritrovarsi con le gambe sotto al kayak a causa della spinta del vento stesso.
Prendere il paddle float, gonfiarlo appena con po' d'aria e fissarlo sulla pala della pagaia. Successivamente completare il gonfiaggio del galleggiante.
SUGGERIMENTO:
– bisogna anche cercare di svuotare il più possibile il pozzetto e raddrizzare il kayak. Per i dettagli riferirsi alla lezione intitolata: Svuotamento del kayak da soli.
Posizionare l'altra pala della pagaia sul ponte posteriore del kayak, appena dietro al pozzetto. Qualcuno sostiene che sia meglio fissare la pagaia sulle cime attaccate al ponte, ma questo può complicare le operazioni successive. Quindi è meglio cercare di portare a termine la risalita senza fissare la pagaia, e solo in caso di fallimento usare la cima per fissare il supporto galleggiante.
Restare dal lato di poppa, in modo che la pagaia sia in mezzo tra voi ed il pozzetto. Afferrare con la mano verso prua contemporaneamente sia la pagaia che il bordo del pozzetto e posare il braccio sopra la pagaia. Afferrare con l'altra mano le cime sopra il ponte o qualsiasi altra sporgenza che offra un buon appiglio. Verificare che pagaia e kayak formino un angolo di 90 gradi tra loro e formino quindi una specie di grande T, se vista dall'alto, in modo da avere il massimo di braccio di leva per stabilizzare il kayak col galleggiante.
Saltare in su ed issare il busto sopra al ponte posteriore. Alzare velocemente la gamba verso prua ed avvolgerla alla pagaia. Poi sollevare anche l'altra gamba sulla pagaia e cercare di mantenere pagaia e kayak ad angolo retto tra loro.
Far scivolare il corpo più sul ponte posteriore mentre si mantiene l'equilibrio sporgendosi leggermente dal lato del paddle float. Spostare la prima gamba all'interno del pozzetto. Controllare nuovamente che pagaia e kayak siano più o meno ortogonali tra loro.
Spostare l'altra mano sulla pagaia, reggersi forte e ruotare anche la seconda gamba all'interno del pozzetto. Se ci sono onde, prepararsi a spostare il più possibile il peso dalla parte del paddle float.
Ruotarsi in posizione seduta e ricordarsi di farsi reggere piuttosto dalla parte del paddle float per mantenere l'equilibrio.
Dopo essersi seduti si può far scorrere la pagaia dalla parte anteriore, ma senza rimuovere ancora il paddle float. Completare lo svuotamento dell'acqua residua dal pozzetto e fissare il paraspruzzi usando sempre il supporto del paddle float.
SUGGERIMENTO:
– In cattive condizioni meteo la risalita sul kayak può costituire una impresa difficile. Se sapete praticare l'eskimo ma avete fallito il tentativo per qualsiasi ragione, una alternativa migliore può essere quella di tentare un "rientro ed eskimo" con l'aiuto del paddle float.
© 2024 KayakTutorial.com | Credits | Terms, Privacy & Cookie consent